Molte volte alla base di una parete mi sono domandato perché. Cos’è esattamente che ci fa cercare le vie più improbabili, spesso bruttine e antiestetiche che ci sono in giro per il Triveneto?
C’è una sorta di masochismo strisciante che ci spinge a cercare il marcio, a godere di linee illogiche, spesso strappate alla vegetazione, su pareti per nulla maestose, i cosiddetti “scogli caiani”, dove la cima è quasi sempre negata.
Itinerari tortuosi su zoccoli di bassa valle, dove la massiccia presenza di alberi lungo il percorso, rendono i nostri selfie imbarazzanti al cospetto della comunità di climber, quelli che si esibiscono in “lolotte” e “laterali” da manuale su strapiombi a noi inaccessibili.
Eppure quando nelle relazioni leggo “rumego”, “marògna”, “matuméra”, “passaggi su loppe”, “ambiente vegeto-minerale”, invece di inorridire sento una specie di richiamo, il volto si illumina e scatta la proposta: ho trovato una via perfetta per noi! Quand’è che andiamo a farla?
Negli anni, cercare il ravanaio è diventato una specie di dictat morale. Ecco quindi alcuni dei perché.
Perché così evito i posti troppo à la page, le corse a chi arriva prima all’attacco, le code in sosta, gli assembramenti in cima (se c’è una cima).
Perché così evito i gradi troppo duri, su cui non mi diverto e "torno casa coi cavéi dritti” (cit.).
Perché così posso inventare varianti, scorciatoie, digressioni benché insensate.
Perché così posso aggrapparmi ai ciuffi d’erba e ai mughi, sentirmi vivo per miracolo e andare al bar per vantarmi con gli amici.
Questa lista non è evidentemente esaustiva.
Traslando queste considerazioni ad altri ambiti dell’outdoor quali sci, ciaspe, sassismo, passeggiatone, pedalate in bici, ecc. l’approccio resta sempre il medesimo.
È così che nasce questa bislacca esigenza di ravanare, con gusto, e di conseguenza ostinatamente inimicarsi morose, mogli, colleghi, amici e parenti. Quelli che alla domenica sera ti dicono “io con te non vengo più”, ma che poi già lunedì mattina chiosano “programmi per il prossimo weekend?".
Eh sì, perché alla fine noi concentriamo le nostre avventure nei weekend, abitando in laguna e non potendo avere le montagne dietro casa.
Anche se pure in laguna si può ravanare a dirla tutta, ma questa è un’altra storia...
by #ravanaresempre :)
In foto: l'autore su loppe |
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